Marina Trumpet and her friends, strumenti musicali insoliti

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*Arlaune*
view post Posted on 24/1/2008, 16:20




Apro questa discussione perché ultimamente inciampo in strani strumenti musicali :unsure:
No, non li ho sparsi per la stanza :P ma non è raro che in dischi, o in ricerche, o rimembrando vecchi graffiti... pardon... vecchie foto o stampe appese ai muri del conservatorio :D mi trovi difronte a strumenti musicali particolari che mi incuriosiscono.
Quindi da qui l'idea di fare una ricerca e pubblicarla sul forum, man mano che le scoperte emergono. Per condividerle, creare un "catalogo" e vedere anche voi cosa avete da proporre in merito.

una bella fotografia di Man Ray come copertina del topic, che ho avuto sott'occhio tutti i giorni per otto anni consecutivi nella mia bellissima aula 17 al conservatorio di Trento


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Iniziamo con il più buffo che conosco, e che da il titolo (storpiato) al topic:
LA TROMBA MARINA
che non è un tornado sul Mediterraneo, ma uno strumento medievale fatto così
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vi rimando per vedere foto e sentire degli esempi sonori (ebbene si <_< ) a questo sito:
Tromba Marina . com

Wikipedia a proposito dice questa curiosità:

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la tromba marina non ha parentela alcuna né col mare né con lo strumento musicale chiamato tromba, né con alcun altro strumento della famiglia degli ottoni. Sembra che l'epiteto venga - per deformazione - dall'aggettivo "mariana": risulta evidente che il contesto di utilizzo, dunque, potrebbe essere associato al culto. La cosa è probabile: infatta la maggior parte degli esemplari che possediamo ci viene da istituti religiosi femminili; del resto, in tedesco la tromba marina è chiamata Nonnengeige (letteralmente violino delle suore).

La Tromba Marina deriva dal monocordo medievale. Infatti questo strumento ha una sola corda, ma potrebbe avere delle corde simpatiche all'interno della cassa di risonanza
(per corde simpatiche si intendono delle corde che vibrano alla stessa frequenza degli armonici prodotti dal suono principale. La "vibrazione simpatica" è un fenomeno fisico che tutti i giorni possiamo avere sotto gli occhi. L'immagine stereotipo che abbiamo a disposizione è il classico soprano che, con i suoi acuti, rompe i vetri :P Non ho esperienza diretta in merito, fisicamente potrebbe essere possibile, di sicuro possibile che il vetro vibri. )
Erano previste altre corde poste sul piano armonico dello strumento, fino a quattro. Non so in base a quale criterio venissero scelte le corde da posizionare così come non ci è detto in quale maniera venissero accordate.

Il suo suono è ... naturalmente stonato. Infatti si suona sugli armonici naturali della corda tesa. Si rifà alle trombe medievali, che erano sprovviste di pistoni. La somiglianza timbrica pare sia impressionante. Francamente non ho esperienza diretta se non dagli esempi sonori proposti nel sito sopracitato.
Pare che nel medioevo le stonature non dessero così fastidio come danno fastidio a noi. Altri tempi, si usa dire.

 
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Poet Dreamer
view post Posted on 24/1/2008, 23:14




Ed ecco un'altro strumento particolare,lo SHO
che i fans bjorkiani ricorderanno nella soundtrack di DR9 ;)

Da Wikipedia,una descrizione sintetica dello strumento:
Lo Sho è uno strumento a fiato ad ancia libera, (rappresenta l'equivalente giapponese dello "sheng" cinese, dal quale probabilmente esso deriva) ed è composto da 17 canne di bambù di lunghezza diversa, con le quali si possono ottenere suoni di varie altezze. La lunghezza delle varie canne non è tuttavia legata a ragioni di praticità, bensì di estetica: lo strumento ha infatti un aspetto simmetrico definito "simile alle ali di una fenice".
Lo strumento viene utilizzato in tutti i paesi asiatici al fine di creare melodie, e solo in Giappone esso viene utilizzato invece per realizzare un sottofondo armonico.
Lo sho viene tutt'ora utilizzato, sebbene nell'antichità il suo uso nei paesi orientali fosse più diffuso: prestazioni recenti dello sho sono ad esempio quelle inserite da Toru Takemitsu nella sua musica classica "d'avanguardia", o anche quelle della colonna sonora di "Drawing Restraint 9", film di Matthew Barney, composta da Björk, nel quale lo sho rappresenta lo strumento caratteristico.


Un'immagine dello Sho:
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*Arlaune*
view post Posted on 25/1/2008, 22:34




ecco, lo Sho ha un suono davvero opprimente e stridulo. Io faccio fatica ad ascoltarlo, mi urta proprio. Da mal di testa :wacko:
 
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*Arlaune*
view post Posted on 28/1/2008, 11:46




altro giro, altro strumento del... KAZOO ^_^
l'ho sempre trovato antipiatico per quel suo suono troppo simile al verso di Paperino nei cartoni animati. E' un qualcosa di suonabile anche a chi non sa cosa significhi suonare. Tuttavia, che tu sia musicista o meno, sempre orribile rimane.

Definizione wikipediaca:

Il kazoo è uno strumento musicale facente parte della categoria dei membranofoni. (questo, aggiungo io, dovrebbe dargli una certa dignità)

e poi si continua con un cenno storico (la dignità aumenta):

Simili strumenti furono utilizzati in Africa occidentale per secoli, allo scopo di imitare i versi di animali o per modificare la voce umana in cerimonie tribali.

Nel XIX secolo un afroamericano di nome Alabama Vest, in Georgia (USA) si basò su uno di questi strumenti africani in legno per creare il primo kazoo moderno, che fu pubblicizzato in una fiera nel 1852. La versione in metallo fu prodotta successivamente a Eden nello stato di New York.


Mi viene in mente che in molte canzoni di Edoardo Bennato il kazoo è presente. Mi è sempre stato antipatico Bennato: che ci siano dei legami?

comunque, ecco qui il nostro strumento:

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e poi , sempre per conferirgli dignità, un kit completo per imparare ad usarlo (quanto sarà spesso il manuale? :D dalla foto sembrerebbe grosso. Che ci abbiano messo tante foto per riempire?)

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e siccome a tutto dobbiamo dare un senso a questo mondo, ecco il sito!!!

How To Kazoo!! :woot:

ci sono anche degli esempi sonori :D Enjoy!

Edited by *Arlaune* - 29/1/2008, 22:16
 
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Poet Dreamer
view post Posted on 28/1/2008, 19:54




La versione in metallo fu inventata perchè quelli in legno si rompevano con facilità...
..da qui il detto "..non mi scassà o'kazoo" :D
 
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*Arlaune*
view post Posted on 29/2/2008, 21:31




continua siòrre e siòrri la sfilata di strumenti musicali insoliti.
Quello di cui voglio parlare questo giro è il "DULCIMER" , strumento antico, che affonda le radici nel passato remoto ma che ancora oggi trova spazio in molti contesti. Pare che addirittura il dulcimer derivi dallo strumento greco zither e sarebbe antenato della spinetta e del clavicembalo.

Il dulcimer consta di corde metalliche intelaiate su una tavola a gruppi di quattro, ciascuna delle corde riferite ad una nota: o Re, Mi, Fa#, Sol o La, Si, Do#, Re [ossia, 3 toni interi, con assenza di semitoni. Infatti il Fa è diesis e non naturale per evitare il semitono tra il Mi e, appunto, il Fa. Stessa cosa dicasi per il Do # La scelta di procedere a toni interi è evidentemente funzionale allo strumento stesso.].
Le corde vengono percosse da martelletti a mano.

Il nome pare derivare dal latino Dulcis (dolce) e dal greco melos (suono),

Del dulcimer esiste anche una versione appalachiana con cassa e manico.

(Fonte: Wikipedia, escluse le [ ] curate da me medesima :D )

Ora, le foto che io ho trovato presentano due tipi di Dulcimer differenti:
uno è questo:
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e l'altro è questo
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(anche se in questo le corde sono 3)

Secondo la Garzantina, il Dulcimer della seconda fotografia sarebbe quello che proviene dai monti Appalachi.
Ma non è tutto. La cara enciclopedia dice addirittura che il termine "dulcimer", nei paesi anglosassoni, era un nome generico con cui si identificava qualsiasi cetra che sia suonata per mezzo di martelletti impugnati dal suonatore. Negli Stati Uniti il termine è poi passato ad indicare una particolare forma di cetra a bordone suonata con il plettro, che fu importata da immigrati europei. Questo strumento, con il nome di "Appalachian dulcimer" è stato poi addottato dal "folk revival" statunitense e poi, per influenza di quest'ultimo, nuovamente ripreso in Europa (e in Italia), ove il nome designa ormai la cetra a pizzico
(fonte: Garzantina Musica, ed. Garzanti)
 
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*Arlaune*
view post Posted on 8/3/2008, 14:45




Prosegue il mio quasi solitario viaggio nel mondo degli strumenti musicali particolari ed insoliti.
Stavolta parlerò della ghironda, che mi ha sempre incuriosito perché, nella piazza della mia città, Trento, c'è una casa, chiamata Casa Rella, con affreschi cinquecenteschi del Foligno: tra le tante scene disegnate c'è quello che poi avrei scoperto essere il suonatore di ghironda, ma non conoscevo la ghironda (da piccolina.) . L'avrei conosciuta qualche anno dopo, capitando per caso in una bottega di un apprendista liutaio a Cremona. Nella cantina umida di quella casa altrettanto umida, il liutaio stava imparando a costruire violini, ma poco più in là scorsi un "cassettino con una manovella" che capii essere una ghironda (glielo chiesi, mica intuizione ). "Chi ti commissiona una ghironda?" chiesi. "Nessuno" - rispose l'apprendista - "mi piace e allora me la costruisco."
Riportai l'esperienza alla mia insegnante di storia della musica del conservatorio qualche anno dopo. E lei, ridendo così :Hihihi: mi disse "eh. Sono esperienze che non si dimenticano."
SPOILER (click to view)
:sob:


Ma che cos'è una ghironda e come si presenta?
Ecco una foto:

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La Garzantina della Musica recita a chi legge: "Strumento musicale a corde, fatte vibrare mediante sfregamento da parte del bordo impeciato di una ruota di legno, ad esse sottostante, azionata con una manovello. La cassa armonica può avere forme e dimensioni diverse, ma prevalgono la forma "piatta" o " a chitarra" e la forma " a liuto". Il numero delle corde varia generalmente da un minimo di tre ad un massimo di sei; di queste alcune sono corde di bordone * che producono sempre la stessa nota; altre (una , due o tre) sono corde che producono la melodia, essendo tastate da tangenti applicate a numerosi cursori comandati, per mezzo di tasti, dalle dita del suonatore. Una delle corde poggia su un ponticello mobile; con opportune variazioni dell'impugnatura della manovella il suono prodotto da questa corda si interrompe per un breve attimo, consentendo così di produrre effetti di staccato e di accompagnamento ritmico."

Origini: la ghironda deriva dall' organistrum, grande strumento che necessitava di due suonatori e si usava per accompagnare il canto nella musica da chiesa nel secolo XII

organistrum:
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ma torniamo alla nostra ghironda, che fu uno strumento usato dai menestrelli, che la diffusero in tutta l'Europa. Divenne ben presto uno strumento popolare, usato da tutti, soprattutto da mendicanti girovaghi che molto spesso erano cechi (da qui il nome viola da orbo :blink: )
AL seguito della moda pastorale di cui si infatuì l'aristocrazia francese nei secoli XVII e XVIII la ghironda fu ripresa come strumento della musica d'arte. Tra i compositori famosi che scrissero musica per ghironda abbiamo Haydn, Vivaldi e persino Mozart. Opere come "le quattro stagioni" furono trascritte per questo strumento.

Nel nostro secolo, la ghironda è ancora diffusissima. Non è uno strumento morto e sepolto, al contrario. Con il nome di vielle à roue vive e vegeta in Francia, ma non solo: anche in Galizia (Spagna) e in Ungheria è molto attiva.
In Italia è stata in uso fino ai primi del 900, soprattutto nella musica popolare della cultura occitana delle Alpi sudoccidentali e nell'Appennino parmigiano.

Ecco come si suona la ghironda:

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navigando qua e la per la rete alla scoperta di ghironde e "ghirondai" (perdono, non so come si chiamino i suonatori di ghironda) ho trovato questo sito Lou Dalfin , che non ho capito se è un singolo o un gruppo. Ma è interessante. Andate a sentire ;)


* bordone: figura del linguaggio musicale consistente nell'emissione costante e insistita di una nota grave ad accompagnamento di una melodia, generalmente in rapporto consonante ( ottava , quinta e quarta), con la fondamentale di questa. E' tipico della musica modale, ed è diffusa nella musica popolare (voce enciclopedica della Garzantina della Musica)
Nota mia: prendete i canti popolari sardi ad esempio, quelli vocali: uno dei coristi emette un suono nasale costante ed ininterrotto, su cui si appoggia la melodia tutta cantanta dai restanti membri. Quella si chiama "nota di bordone".
 
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*Arlaune*
view post Posted on 17/10/2008, 21:31




come possiamo privarci di questo video? :D




santo cielo, non suonerei questo strumento neanche sotto minaccia armata °_°
 
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Poet Dreamer
view post Posted on 17/10/2008, 21:34




:blink: Sembra la sirena di una nave in crisi isterica :D
 
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*Arlaune*
view post Posted on 8/11/2008, 14:10




ragazzi, questo è bello: è uno strumento nuovo nuovo, nato nel ... 2000! I creatori sono svizzeri, tali Felix Rohner e Sabina Schärer: si tratta di uno strumento a percussione, e come dice la voce di Wikipedia - in inglese - è una sorta di gongs, gamelan, ghatam, batteria, campane, etc . Si chiama HANG, ed è conosciuta anche come Hang Drum, visto che si suona come una percussione.
Ma guardate questo esempio tratto da Youtube, che lo spiega più di mille parole.

Playing the Hang

il musicista è Dante Bucci, che ha anche pubblicato un e.p nel 2008 intitolato "Reminescence".

se volete dare un occhio alla voce enciclopedica della Wiki leggete qua (ma è in english ;) )
 
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view post Posted on 8/11/2008, 17:05
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Alt er Tabt

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Ma io questo topic non l'avevo mai visto... Mi era completamente sfuggito...

Il kazoo purtroppo l'ho riscoperto di recente perché quello scemo di Billy Corgan ha iniziato a fare intermezzi demenziali e usa quell'aggeggio per accompagnarsi (rovinando anche pezzi magnifici, cosa gravissima), ma va beh, sorvoliamo.

Invece io volevo segnalare uno strumento che ho visto al concerto degli Under Byen (il cui nome mi è stato detto dal suonatore stesso quando io gli ho chiesto se si trattasse di una specie di mixer/campionatore elettronico). Si tratta della kalimba (o marimbula).

link wikipedia

In pratica si tratta di una piccola scatola sopra alla quale vengono montate delle lamine metalliche che fattevibrare (premendone le estremità con le dita, generalmente i pollici) provocano una vibrazione che viene amplificata dalla scatola stessa. Essendo uno strumento caraibico immagino sia nato con l'ausilio delle noci di cocco.
Girovagando in rete ho notato che ce ne sono davvero di tutti i tipi, tra l'altro per la semplicità della sua struttura ho notato che spesso viene "arricchito" di suoni secondari. C'è chi ci mette dentro sassi o oggetti vari per poter avere anche l'effetto "maracas", oppure gli si dà una forma particolare dotandolo di fori per poterci soffiare dentro e usarlo come fischietto, e così via.

image

 
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*Arlaune*
view post Posted on 10/11/2008, 14:02




eeeh male :D i topic non devono sfuggire ;)
comunque questa raccolta di strumenti insoliti mi piace assai. Spero che tutti gli altri collaborino, che di stranezze in giro se ne sentono, eccome.
 
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view post Posted on 10/11/2008, 15:00
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CITAZIONE (*Arlaune* @ 17/10/2008, 22:09)

Fenomenale, mi ha preso un sacco questo video. È versatilissima questa ghironda...
 
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*Arlaune*
view post Posted on 10/11/2008, 21:22




CITAZIONE (absolute @ 10/11/2008, 15:00)
CITAZIONE (*Arlaune* @ 17/10/2008, 22:09)

Fenomenale, mi ha preso un sacco questo video. È versatilissima questa ghironda...

a me piace molto. In generale questi strumenti particolari, perché magari caduti in disuso, o al contrario nuovissimi (come la Hang Drum)mi piacciono da matti. Mi incuriosiscono, mi stimolano, a volte mi fanno venire mal di testa ma accidenti, che meravigllia!

Ed ecco un altro strumento pazzesco: l' OCTOBASS ossia un contrabbasso...gigante! alto intorno ai 4 metri provvisto di tre corde in budello nudo sottese alla lunghezza vibrante di 2,15 metri per una tensione di lavoro di circa 35 Kg a corda. O_O

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(quello sulla destra è un contrabbasso, e non scambiatemelo per il violoncello eh ;) mentre quello enorme è l'octobass)

L'octobass costruito a Milano per Nicola Moneta dal liutaio Pierre Bohr è la copia fedele dello strumento ideato e realizzato da Jean-Baptiste Vuillaume.
Le dimensioni circa doppie rispetto a quelle di un contrabbasso consentono di ottenere dall'inconsueto colosso musicale, alto quasi 4 metri, suoni di un'ottava più grave. Sette barrette collegate ad altrettanti tasti aiutano lo strumentista ad esercitare sulle tre corde la robusta pressione necessaria per trarne le note con l'arco.
Terminato nel settembre 1995, lo strumento attuale presenta alcuni interventi innovativi, in particolare la semplificazione della meccanica, peraltro già auspicata dai commentatori ottocenteschi.
(dal sito http://www.xray.it/ la pagina web è http://www.xray.it/octo/octoritorno.htm )

in questa foto si possono vedere bene le meccaniche che azionano lo strumento (la tipa in primo piano centra poco :D )

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PERSONALMENTE so la fatica che si fa a suonare il contrabbasso (almeno io ho sempre fatto una fatica bestia) e non posso immaginare cosa sia suonare l'octobass °_°
purtroppo non ci sono video nè esempi musicali in rete - almeno io non he ho trovati - e quindi non possiamo udire il suo suono, che mi incuriosisce assai.

 
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15 replies since 24/1/2008, 16:20   2611 views
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