| era un po' che non vi aggiornavo, eh? pensavate fossi in ferie da lettura??? ma neanche per sogno! via con la tripletta...
Fred Vargas - Nei Boschi Eterni (Einaudi - 392pp - € 15,80) Fred Vargas non è un uomo ma una donna, è francese e non sudamericana, è scrittrice di gialli, medievalista e diosàchealtro. Il libro (un giallo intricato e nebbioso con una spruzzata di esoterismo) procede lento e piacevole, come una passeggiata in un bosco d'inverno, a patto di tenere il bavero del cappotto alzato e una tazza di caffè caldo a portata di mano. Un po' di lentezza e qualche artificio di troppo, ma simpatica la storia e belli i personaggi (fra l'altro seriali... il protagonista, il commissario Adamsberg "spalatore di nuvole" e il suo entourage appaiono già in altri romanzi). Purtroppo pare sia il suo libro migliore. Quindi per ora "sto"!
Denis Guedj - Il teorema del pappagallo ( Tea - 562 pp - 8,60 €) Un giallo che parla di matematica. O meglio un trattato di matematica vestito di giallo. Combinazione insolita e divertente nelle intenzioni (spiegare teoremi matematici anche molto complessi mentre si racconta un giallo) e nella prima parte anche aggraziata ed interessante, qualora le due componenti fossero equilibrate. Guedj pare non sia nuovo a queste alchimie, anzi tutti i suoi libri sono lezioni matematico/scientifiche travestite da romanzi. Ma purtroppo, quando la divulgazione supera l'intrattenimento e per giunta la letteratura non è un gran che, beh, il risultato non può essere che mediocre. Troppi teoremi poco spiegati ai profani, troppo elementare la trama (capisci il finale addirittura dalla "copertina"), scritto neanche troppo bene, con personaggi abbozzati con la scure (per lo più insipidi e/o incredibili) e misteri accennati e mai risolti. Aggiungeteci che l'ultima parte è ambientata in una Siracusa che ha pochissimi appigli alla realtà e vi farete un quadro del perchè non mi sia piaciuto punto. Occasione sprecata.
Jared Diamond - Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni ( Einaudi - 436 pp - € 12,00) Il primo saggio che leggo da 20 anni. un viaggio in giro per il mondo dalla preistoria all'altroieri per spiegarci perché gli europei hanno assoggettato gran parte degli altri popoli. E come nel motivo non c'entrino nulla le (inesistenti) predisposizioni di un ceppo (non chiamiamola razza perchè il concetto è... "razzista") rispetto ad un altro, ma diversità geografiche, ecologiche e territoriali sostanzialmente legate al caso. Dovrebbe essere studiato a scuola in tutto il mondo dalla prima elementare. Interessante, "divertente", illuminante. Bello, bellisssimo, di più!
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